Nella conferenza virtuale Blockcdown 2020, il fondatore di Neo ha partecipato alla discussione circa il ruolo di blockchain nel post-epidemia.
Hongfei ha dichiarato che in tutto il mondo stanno avvenendo cambiamenti di de-globalizzazione e ciò che pensa è che la tecnologia blockchain avrà un forte impatto sull’umanità.
L’intero globo attraverserà un periodo di transizione nel quale si metterà alla ricerca di soluzioni più affidabili volte a garantire l’integrità nei dati trasmessi.
Hongfei ha sottolineato l’importanza che questi dati potranno raggiungere tramite l’adozione della tecnologia blockchain, che attualmente detiene sulle criptovalute. Blockchain non è un’ideologia ma una soluzione concreta fra le nazioni.
“Innanzitutto, da un punto di vista ideologico la blockchain è neutrale. Non si basa sul capitalismo, non si basa sul socialismo, non risponde ad alcuna giurisdizione. Si dice che il codice sia legge, che è un modo più immediato di spiegare come la blockchain sia agnostica dal punto di vista delle giurisdizioni.”
Nel post-epidemia le nazioni faticheranno alla normale ripresa e si affideranno soltanto alle proprie infrastrutture. quindi per questa ragione si attiveranno meccanismi di difesa nazionalistico e questo la blockchain potrà essere garantista nella soluzione al problema.
“La blockchain potrebbe diventare un mercato globale, un database globale. Se riuscissimo a piazzare tutti gli asset del mondo sulla blockchain, potremmo avere un mercato globale dove tutti possono effettuare scambi con tutti.”
Nonostante ciò però la blockchain ancora non è in grado di fronteggiare le esigenze dell’economia globale per via del fatto che il mondo intero si basa ancora sul tradizionale denaro cartaceo, nella stragrande maggioranza dei casi.
Per surclassare i vecchi metodi, la blockchain necessita di migliorare in alcune aree, ovvero, essere interoperabile, essere tokenizzata e l’aspetto più importante è essere adottata da tutti.